L’Hotel Fiume a Genova si può dire che un giorno della sua vita sia “rinato”, dopo un disastro terribile. Il 9 e 10 ottobre del 2014, ci fu a Genova una terribile alluvione. La città fu completamente invasa dall’acqua e dal fango che strariparono dal fiume Bisagno, danneggiando irreversibilmente centinaia di negozi, attività commerciali, uffici e abitazioni ai piani terra del quartiere chiamato “Foce”. Tra queste attività c’era un albergo: l’Hotel Fiume. L’alluvione devastò completamente la reception e la hall di ingresso, rendendole completamente inutilizzabili. Il gestore, un ragazzo che non si lasciò prendere dal panico, riuscì a continuare l’attività grazie ad una porta secondaria al primo piano, ma decise che quella disgrazia doveva trasformarsi in un nuovo inizio per la sua attività e che, anche simbolicamente, l’alluvione avrebbe rappresentato il momento della rinascita e non della crisi della sua attività.
Qualche giorno dopo, il proprietario chiamò il nostro studio chiedendoci di risistemare la hall di ingresso, la reception e in seguito anche le stanze. Non si trattava di un albergo di lusso, ma di un Hotel a due stelle e il titolare non disponeva di ingenti finanziamenti. Tuttavia, proprio per la particolarità della situazione, ci dedicammo con grande entusiasmo a questo progetto cercando, attraverso una progettazione attenta, dettagliata ed estremamente curata, di creare uno spazio che conservasse il ricordo del proprio passato, ma che al contempo fosse testimone di questa “rinascita” che volevamo tutti rappresentare e che costituiva, per noi genovesi, un valore da perseguire dopo una sciagura di quelle proporzioni.
Abbiamo così deciso di lasciare dentro la reception un muro in pietra, ma questa volta con un significato leggermente diverso a come avevamo fatto nel nostro studio o nella casa a Camogli. Qui il muro originale dell’edificio portava su di se i segni dell’alluvione, il livello raggiunto dall’acqua, l’intonaco staccato. Questo muro è diventato la prova tangibile della rinascita e ad esso si contrappongono le nuove pareti, le superfici smaltate e tinteggiate del colore del sole all’alba, le immagini di luoghi straordinari di Genova. Le stesse immagini che sono riproposte su intere pareti delle stanze interne e che rappresentano il tema principale dell’intervento sull’Hotel Fiume di Genova. Ma non solo, nelle stanze, nei corridoi, negli spazi comuni dell’albergo, abbiamo usato i colori dell’arcobaleno per le superfici ma anche per gli arredi come le poltrone Magis Proust. L’arcobaleno: il simbolo per eccellenza della fine della tempesta e del ritorno della luce del sole sulla terra. Abbiamo lavorato con impegno ed entusiasmo, abbiamo cercato di dare a questo piccolo Hotel un carattere nuovo e peculiare con la nostra passione, con la nostra creatività. Non sappiamo se ci siamo riusciti, ma il Committente ci ha in seguito riferito che dopo poche settimane l’Hotel Fiume aveva raggiunto il primo posto nella classifica degli hotel a due stelle più apprezzati del capoluogo ligure, e questo significa che il nostro lavoro ha raggiunto l’obiettivo più ambizioso.