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Sistema costruttivo di un soppalco dell'Architetto Roberto Silvestri

QUANDO IL SOPPALCO DIALOGA CON LA STORIA

Personalizzare l'ambiente con costi di ristrutturazione contenuti, di Roberto Silvestri Architetto

QUANDO IL SOPPALCO DIALOGA CON LA STORIA

Spesso la leggerezza di un soppalco costituisce una delle sue caratteristiche più importanti. Proprio come in questi casi che mostriamo: realizzati in edifici storici a muratura portante in cui si desiderava mantenere completamente percepibile la struttura antica del fabbricato e, al contempo, aumentare lo spazio vivibile a disposizione. In entrambi i casi, l’altezza complessiva del locale costringeva ad utilizzare una tecnica che contenesse al massimo lo spessore della soletta, tuttavia, l’atmosfera dell’ambiente non permetteva di realizzare struttura high tech, perché avrebbero snaturato il carattere degli ambienti. Abbiamo così deciso di realizzare il soppalco con una struttura mista, in acciaio e legno, sfruttando al meglio le caratteristiche intrinseche di questi due materiali e raggiungendo un risultato che si lega perfettamente con l’architettura delle due abitazioni.

Una casa con costi di ristrutturazione contenuti di Roberto Silvestri

Il concetto è molto semplice: il soppalco è costituito da putrelle in acciaio e un tavolato in legno. Gli elementi portanti sono costituiti da travi tipo IPE distanziate tra loro di 60/80 cm. L’altezza di queste va determinata con un calcolo statico in cui le variabili sono la distanza tra gli appoggi e l’interasse stesso, comunque si può calibrare il tutto facendo in modo che le travi non superino i 16 cm. Gli appoggi debbono necessariamente essere situati su muri portanti contrapposti e possono essere realizzati inserendo direttamente le putrelle nella muratura per almeno 15 cm oppure fissando con ancoraggi chimici piccole mensole sulle quali imbullonare o saldare le travi. Sopra queste si può agire in due modi: il primo, più semplice, consiste nell’appoggiare direttamente un tavolato in legno maschiato dello spessore di circa 3,5 cm che, una volta trattato con una vernice protettiva, costituirà sia la struttura che il pavimento finito del soppalco. Nella seconda ipotesi possiamo invece aggiungere una seconda orditura di travi perpendicolari alle precedenti, in ferro o legno, e poi andare ad appoggiare su queste il tavolato precedentemente descritto.

Un soppalco in legno per aumentare lo spazio di casa.

 

Come si può evincere da questa descrizione, si tratta di una struttura per soppalco estremamente semplice ma molto efficace che, dopo aver accuratamente preparato i pezzi in officina e in segheria, consente di montare il soppalco in un tempo rapidissimo: una sola giornata nel caso degli appoggi a mensola, o qualche giorno nel caso delle travi murate per consentire alla malta di ancoraggio di fare presa. Naturalmente poi occorre realizzare i trattamenti del legno e dell’acciaio con le specifiche verniciature protettive che necessitano di qualche ulteriore giornata di lavoro.   I costi naturalmente variano dall’essenza di legno scelta, tuttavia possiamo certamente affermare che la struttura finita, compresa la posa e la verniciatura finale, non supera i 200 €/mq dimostrando un ottimo rapporto tra costi e benefici.   In conclusione possiamo certamente affermare che, all’interno di edifici storici in muratura portante caratterizzati da distanze tra i muri portanti quasi mai superiori ai cinque o sei metri; e nei casi in cui sia necessario contenere al massimo lo spessore del soppalco per motivi di altezza complessiva, la struttura mista per il soppalco costituisca un’ottima soluzione, realizzabile in tempi brevissimi pur mantenendo caratteristiche estetiche di grande fascino.


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