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Una mia intervista su Habitissimo | Silvestri architettura | Roberto Silvestri Architetto | Chromatic style

Una mia intervista su Habitissimo

Una casa con il cuore in cucina, un progetto di Roberto Silvestri Architetto

Una mia intervista su Habitissimo

Qualche tempo fa, ho avuto il piacere di rilasciare un’intervista sull’Home Staging per Habitissimo, dal titolo

Home Staging: il parere dell’architetto

 

Oggigiorno, l’Home Staging sta prendendo sempre più piede nel settore del mercato immobiliare. Infatti, la principale necessità di “vetrinizzare” la propria casa, nasce dalla difficoltà di venderla che, a volte, risulta  addirittura impossibile. È proprio in questo scenario che appaiono gli home stagiers, professionisti che riescono a rendere appetibile la casa, occupandosi esteticamente degli interni e mostrandoli nel miglior modo possibile. Abbiamo intervistato per voi, l’architetto Roberto Silvestri, con studio a Genova, per avere un parere in più circa il tema.

1) Quali sono gli elementi più importanti da curare in un’immagine per quello che concerne la post produzione?

Ritengo che la post produzione debba essere ridotta al minimo. Scopo del lavoro di un architetto è creare spazi di vita, non immagini perfette. Può capitare che uno spazio straordinario sia difficilmente riproducibile, proprio perché anziché essere stato progettato per essere “fotografato” è stato pensato per migliorare la vita delle persone. Cancellare o aggiungere parti per “aggiustare” la realtà trovo che sia del tutto sbagliato e debba essere ridotto al minimo.

2) Quanto è importante la composizione fotografica? È possibile migliorarla intervenendo direttamente sugli arredi e sulla preparazione della stanza, senza optare per la post produzione?

La composizione fotografica è importantissima perché è legata direttamente alla progettazione ed allo spazio. Quando si lavora in architettura di interni, si tengono sempre presenti i “punti di vista”: prospettive privilegiate che costituiscono l’immagine della casa. Tra questi, per esempio, l’accesso alla casa, il passaggio tra la zona notte e la zona giorno, il fondale del soggiorno, il legame tra cucina e zona pranzo. Riprodurre questi punti di vista nella composizione fotografica significa riprodurre gli scopi del progetto e scoprire se quel progetto è riuscito a creare gli ambienti che avevamo previsto con i nostri disegni.

3) Oggi la tendenza di fotografare casa e di postare le foto su Instagram è ampiamente diffusa. Qual è la tua opinione a riguardo?

Sono molto favorevole perché questo aiuta ad estendere una cultura dell’architettura di interni che attualmente in Italia non è molto diffusa. Le persone sono attente alla moda per quanto riguarda abiti, automobili, luoghi di vacanza, cibo, ma tralasciano la propria casa, che in realtà dovrebbe essere uno dei luoghi più importanti. Credo che Instagram possa aiutare a migliorare questa situazione rendendo l’architettura di interni qualcosa di essenziale per la vita di tutti noi, migliorando cioè il gusto estetico delle persone.

4) Ti è mai capitato di affiancare un progetto di home staging occupandoti dell’allestimento di un set fotografico a casa di un cliente e di seguire la condivisione social delle fotografie? Credi che sia un metodo utile per la vendita di un’abitazione?

Per ora non mi è mai capitato di lavorare con l’home staging, ma credo che possa essere una pratica interessante.

Riguardo al rapporto con i Social, invece, è un’attività che seguiamo molto per il nostro studio ed anche per conto di terzi. Oramai, la diffusione sui social è diventata il principale strumento di marketing ed i suoi benefici riguardano tutti i settori e tra questi, sicuramente, il mercato immobiliare. In Italia siamo, però, ancora molto indietro, spesso ci si imbatte in un approccio poco professionale, quasi improvvisato, mentre per poter raggiungere risultati positivi su Instagram e Facebook, (sicuramente le piattaforme più adatte per il nostro settore), occorrono dei Piani Editoriali Digitali seri ed accurati con delle strategie ben definite e obiettivi precisi. Noi ci occupiamo di marketing digitale strategico per il nostro studio ed anche per altre aziende. Negli ultimi anni abbiamo notato che, proprio grazie agli investimenti effettuati in questi strumenti di comunicazione, abbiamo ottenuto risultati impensabili con altri strumenti, per noi e per le aziende che abbiamo seguito.

5) Per rendere più interessante un post su instagram al fine di attirare dei possibili compratori, è meglio effettuare foto di interni dettagliate concentrandosi sugli arredi, oppure eseguire scatti più grandangolari?

Non può esserci una “legge” per determinare questo. Dipende da come vogliamo illustrare quella casa, da come vogliamo che la colga chi legge il nostro post. Potrebbe essere una casa in cui lo spazio non è generoso, in questo caso utilizzare un obiettivo grandangolare anche spinto, penso a un 10/12 mm, potrebbe aiutare ad “allargare” lo spazio.

Al contrario in caso in cui si tratti di una casa con un trattamento delle superfici particolare come, ad esempio, le finiture delle pareti con rivestimenti preziosi (boiserie o carte da parati importanti), bisognerebbe concentrarsi sui dettagli, dimenticandosi dei grandangolari, lasciando spazio ai teleobiettivi di media lunghezza (dall’85 al 150 mm).

Naturalmente, per poter essere efficaci sui social, occorre fare molta attenzione anche ad altri dettagli relativi ad ogni singolo post, come per esempio lo stile utilizzato nel testo, che ha molta più importanza di quanto normalmente si pensi.


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