Un casa con spazi fluenti per sentirci vicini: questo era il desiderio di una famiglia molto unita che voleva stare a contatto nei pochi momenti che la convulsa vita contemporanea. E’ un obiettivo molto importante per un architetto, perchè entra nelle abitudini personali di un nucleo e consente di aiutarlo a migliorare la propria vita. Lo spazio a disposizione era generoso, circa 250 metri quadrati su due livelli. Abbiamo deciso di disporre la casa in modo non tradizionale: di ristrutturare l’immobile prevedendo una zona giorno continua ed articolata che parta dal piano inferiore e, proseguendo senza soluzione di continuità fino al livello superiore, colleghi anche gli ambienti ‘di servizio’ come la cucina (Dada) e la vasca-piscina rivestita interamente in piastrelle in vetro di Bisazza. Tutto si affaccia direttamente questo spazio fluente che segue i due piani, tutto si muove da questo volume d’aria che connette gli spazi di vita di questa casa. La continuità dello spazio consente agli abitanti, una coppia con due figlie, di sentirsi vicini anche quando si trovano in parti diverse della casa. Al centro della casa la parete semicircolare, (le pareti curve possono dare effetti molto suggestivi alle abitazioni, come spiegato in questo articolo) in intonaco da esterni rigato, richiama una testimonianza storica, un’antica cisterna che si trovava precedentemente sul sedime della casa e che abbiamo voluto ristrutturare per lasciarne traccia all’interno della casa. Al suo interno però ora essa racchiude la camera matrimoniale con i servizi accessori, tra i quali una doccia molto particolare. Si tratta la doccia doppia in legno di quercia realizzata da un maestro d’ascia. Un’opera di artigianato che consente a questo elemento di confondersi con la pavimentazione, di non interrompere la continuità del materiale. Intorno a questa parte metaforicamente ‘antica’ si sviluppa uno spazio in cui materiali e pareti colorate giocano un ruolo fondamentale: dalla quarzite della scala in lastre sottilissime che sembrano un tappeto srotolato, al rovere spazzolato per i pavimenti, alle superfici murarie candide su cui contrastano elementi a colori vivaci.